martedì 1 aprile 2014

Dibattito aperto: TRASPARENZA E LEGALITA'

Venerdì 28 marzo, su invito del locale Circolo SEL-Enrico Bellinguer, si è svolto presso l'aula consigliare di Rocca di Papa un dibattito aperto sul tema: TRASPARENZA E LEGALITA'.

Ciò che più ha meravigliato è la totale assenza della classe politica, della Amministrazione e dei Consiglieri comunali (ad eccezione del Consigliere Crestini che ha assistito). Benché sia stata scarsa l'adesione dei cittadini, che probabilmente si sentono bene e giustamente governati e rappresentati dall'attuale Giunta Municipale, il dibattito è stato arricchito dalle personali esperienze e idee degli intervenuti.
Di seguito riportiamo l'intervento del rappresentante del Movimento per Rocca di Papa.

Oggi, come in altre occasioni, noi del Movimento per Rocca di Papa, vogliamo analizzare i costi derivanti dalla non trasparenza e dalla illegalità. Infatti, se è vero che l’opacità amministrativa e l’illegalità portano indubbi vantaggi e profitti a una classe politica senza scrupoli e ai loro referenti, è altrettanto vero che per la stragrande maggioranza dei cittadini tutto ciò rappresenta un costo …
Due sono tipi di costi e investono due ambiti ben distinti ma tra loro relazionati. 
In primo luogo abbiamo un costo morale che, anche se non sempre percepito, ci colpisce profondamente e soprattutto condiziona il futuro delle giovani generazioni. Condurre un’opaca amministrazione della cosa pubblica o ignorare, se non addirittura accettare o incoraggiare, l’illegalità vuol dire togliere il futuro ai nostri figli e ai nostri nipoti, vuol dire frantumare i loro sogni e le loro speranze, vuol dire costringerli a ritenere che il lavoro dovrà essere “mendicato” dai soliti potenti, mentre il lavoro e il futuro sono un diritto. Il pensare che alcune cose possano essere fatte SOLO dai soliti noti amici degli amici o che una certa cosa dovrà passare necessariamente al vaglio della loro discrezionalità, uccide le speranze, mortifica la natura umana e ci porta automaticamente verso un declino, dove non potremmo più trovare valori come la libertà d’azione, la fantasia, il rispetto, la cultura e principalmente … la voglia di vivere.
In secondo luogo abbiamo il costo economico e reale. Questo è più facilmente percepibile perché pesca direttamente nelle nostre tasche e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Promuovere una Variante al Piano Regolatore e portarla avanti per diverse tornate elettorali per poi farla morire nel nulla, non solo è un danno morale, ma è un vero e proprio danno economico. 
Nel nostro Comune aver promesso tutto ciò che era richiesto (annullando i principi formativi dello stesso Piano) ha portato alla impossibilità di poter concludere l’iter tecnico-amministrativo con la conseguenza che ai cittadini, compresi anche quelli che nulla avevano chiesto, … tutto ciò sia costato circa 1.000.000,00 di Euro,tra spese dirette e indirette (perché molti di noi hanno presentato un’osservazione con relativo costo).Fare dei lavori di manutenzione al depuratore in campagna elettorale per poi vederlo sequestrato con il Sindaco sotto indagine … ai soliti cittadini contribuenti è costato oltre i 500.000,00 Euro, e così si potrebbe continuare con l’ECOCENTRO, che dopo tre anni, due rinvii a giudizio e una spesa di circa 300.000 Euro è ancora chiuso, o con le altre molteplici opere incompiute disseminate su tutto il territorio comunale.
La mala amministrazione della cosa pubblica e l’illegalità per i cittadini onesti sono un costo. 
Così, tollerare e ignorare il grave fenomeno dell’abusivismo edilizio, è favorire quella illegalità e quella gestione privatistica che, se pur a parole si dice di voler combattere, spesso vediamo lacerare il tessuto sociale fino a intravvedere infiltrazioni di tipo mafioso e camorristico.Il permettere che possano nascere, al di fuori di ogni norma e legge, attività commerciali, produttive e interi nuclei abitativi, non solo è un danno morale verso chi nella legge e nel rispetto ci crede, ma è anche e soprattutto un danno economico. Usare false interpretazioni legislative e normative o escamotage per favorire gli “amici” o “quelli che contano” non è una “furbata” ma è un costo per l’intera comunità che si trova depauperata della propria identità da un uso indiscriminato e speculativo del territorio.  
Se poi a favorire l’abusivismo sono gli stessi amministratori allora non ci sono più parole che possano definire un atto non solo illegale ma anche immorale. 
Di certo l’abusivismo porta consensi e voti alla casta politica, mentre per noi cittadini rimangono unicamente i costi e i disagi. Un’attività commerciale e/o produttiva abusiva e non regolarizzabile (anche in parte) ha un costo per l’intera comunità, giacché la stessa non sarà soggetta al pagamento di tasse e tributi mentre potrà liberamente utilizzare servizi e utenze alle quali non ha contribuito alla realizzazione. Non pagherà l’imposta sulla nettezza urbana, non pagherà la tassa sui servizi comuni, non pagherà la tassa sulla proprietà (IMU), non sarà soggetta al pagamento delle opere di urbanizzazione e al costo di costruzione … insomma sarà un parassita della comunità.Certo qualcuno farà riferimento allo stato di necessità … ma proprio nella necessità vorremmo che i cittadini abbiano la forza di chiedere e ottenere, se non pretendere, ciò che giustamente spetta loro.
Se dobbiamo 
chiedere una Variante di PRG, … chiediamola !!! … ma senza mercanteggiare furbescamente per un nostro unico vantaggio personale.
Per chiudere vorremmo ricordare che, anche se a volte siamo stati accusati di essere dei delatori, in realtà, noi del Movimento, vorremmo che, in un futuro prossimo, non si debba essere ostaggio del malgoverno o dell’illegalità e tanto meno mendicare ciò che ci spetta.
Noi lo vorremmo, e non tanto per noi, ma per i sogni, le speranze e la voglia di vivere delle prossime generazioni.

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