giovedì 19 dicembre 2013

Lettera di Natale

Riceviamo e pubblichiamo.

Caro Babbo Natale,
sono stato buono tutto l’anno, ho lavorato, ho pagato l’IMU, la TARSU ,l’IVA e l’IRPEF. Ho pagato anche la mensa dei miei figli e sto risparmiando per mettere da parte i soldi per la TARES e la mini IMU . Non ho più un Euro per il superfluo, ma sono felice di essere un onesto cittadino. Per questo Natale e per il Nuovo Anno vorrei un tuo aiuto. Non chiedo denaro o regali personali, ma solo qualcosa che possa migliorare la qualità di vita dei miei figli. Vorrei che valesse, una volta tanto, il principio che dopo tanto dare ci sia qualcosa in cambio.
Caro Babbo Natale da te vorrei:
  • Che anche il mio paese partecipasse alle festività natalizie con luci, suoni e manifestazioni, che siano dimostrazione della gioia e della partecipazione di noi tutti. Basta con questa tristezza e mestizia, specchio di chi maldestramente gestisce i nostri contributi;
  • Che l’attuale crisi economica non sia solo il “paravento” dietro cui nascondersi per aumentare tasse e tributi mentre si tolgono i servizi ai cittadini. La vera crisi è quella intellettuale dei nostri amministratori che non colgono le opportunità per un rilancio dell’economia locale;
  • Che alla base della nostra Stella, così brillante e visibile da lontano, ci sia qualcosa di più di una nuda struttura metallica, dove il centro storico perde la propria “anima” nell’abbandono e nella mestizia. Vorrei che il mio paese fosse un Presepe che brilli di luce propria;
  • Che milioni di lucciole si accendessero su tutti gli alberi dei nostri boschi per far comprender il vero valore della natura. Mentre vorrei che si spengessero le migliaia di luci delle case abusive per oscurare la devastazione edilizia, troppo spesso tollerata;
  • Che le “grandi opere” siano quelle utili a noi cittadini e non quelle usate come vetrina da amministratori spendaccioni e incapaci. Per me “grandi opere” sono la manutenzione delle nostre strade, una corretta gestione dell’acquedotto comunale, la possibilità di poter contare su un trasporto pubblico efficiente, le scuole agibili e a tempo pieno per tutti, insomma, la possibilità di vivere in un paese tranquillo e “normale”;
  • Che i nostri Consiglieri Comunali non perdessero troppo tempo per noi e potessero tornare a casa, presto, con la loro famiglia a cui hanno tolto molto per via degli “amici”. Vorrei, anche, che prima di andare a casa pensassero, nel rispetto delle regole, a qualcosa che possa far trovare lavoro ai migliaia di giovani disoccupati che non sono loro “amici”;
  • Che finalmente si possa intraprendere la via della legalità e del sociale pagando tutti le giuste tasse e tributi per pagare tutti meno; 
Infine, da te vorrei, che tutto ciò si possa realizzare quanto prima per poter, il prossimo Natale, guardare i miei figli con un rinnovato amore paterno.

Natale 2013


                                                                  Un Cittadino di Rocca di Papa

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