A seguito di un articolo pubblicato
sul MAMILIO.IT siamo venuti a conoscenza che il Vicesindaco e Assessore alle
Politiche Ambientali e al Servizio Idrico Integrato con deleghe al Servizio Differenziata,
alla Promozione ed utilizzo energie alternative, al Patrimonio Boschivo, alla Gestione
Affari e Rapporti con la Protezione Civile, alla Gestione Piano Emergenza Neve,
all’Intervento bonifica igienico sanitaria a carattere generale e alla Vigilanza
Locale, geom. Roberto Barbante, ha
rassegnato le sue irrevocabili dimissione sia da Vicesindaco che da Assessore,
mantenendo la sua carica elettiva di Consigliere Comunale.
Nell’articolo abbiamo potuto
leggere le argomentazioni, addotte da Consigliere, che motivano la “sofferta”
scelta e sinceramente non possiamo concordare e condividere frasi che lo fanno
sembrare vittima di un oscuro e subdolo complotto messo in atto da “ … i soliti professionisti della politica … e
da politicanti di professione e indiscussi maestri del male … per compiere la loro vendetta personale e
politica …”.
Caro Vicesindaco, ma quali
vendette, quali complotti e quali maldicenze potevano indurla alle dimissioni?!
… se così fosse si sarebbe dovuto dimettere già da molti anni perché la sua
politica, e quella della sua maggioranza, si è sempre fondata e ha trovato
giovamento dai complotti, dalle vendette e dalle maldicenze.
Dovrebbe trovare il coraggio, una
volta tanto, di dire la verità e denunciare il fallimento della politica di questa
Amministrazione, da sempre coinvolta negli interessi dei singoli e pronta a
soddisfare le esigenze dei “potenti elettori” e non del “popolo”, che così
benevolmente lei richiama.
Dovrebbe trovare il coraggio di
dire che le sue dimissioni sono dovute alla incapacità di gestire la cosa
pubblica che l’hanno vista coinvolta nei procedimenti penali relativi alla
gestione del depuratore di Valle Vergine e del vicino Ecocentro.
Dovrebbe avere la capacità e la
volontà di spiegare ai cittadini per quale motivo voleva creare un autoparco
per i mezzi d’igiene pubblica (nettezza urbana) della AIMERI, e perciò non solo
per Rocca di Papa, nell’area boschiva protetta, o perché, a distanza di tre
anni, ancora non sia riuscito ad estendere la raccolta differenziata a tutto il
territorio comunale.
Dovrebbe spiegare ai cittadini
iscritti nei ruoli comunali perché solo
da loro si pretende il pagamento dei pesanti aumenti dei tributi a fronte
dei numerosi e gravosi disservizi comunali.
Dovrebbe spiegare ai cittadini, e
non solo, perché con atti pubblici e
professionali, seppur ricoprendo cariche istituzionali, ha permesso e
tollerato casi di abusivismo edilizio e commerciale.
Ci dovrebbe dire, infine, quale amore per il paese e quale bene per i
cittadini l’hanno spinta a realizzare le “rovine” del Centro Storico
rappresentate dal mostruoso parcheggio del Carpino e dallo spettro dei nuovi
uffici comunali di Piazza della Repubblica.
Egregio Consigliere sinceramente
non pensiamo che la semplice mozione di un collega di minoranza l’abbia potuta
indurre a rassegnare le dimissioni. In tutta franchezza pensiamo che la sua “sofferta”scelta
sia dovuta ad un semplice e freddo calcolo politico, consapevole che tutto ciò
non porterà alcun cambiamento per la sua attività professionale e per il suo
tanto amato paese che, contrariamente, continuerà a ricevere quello che lei ha
sempre “magnanimamente elargito” …
ovvero NIENTE !!!
Bye Bye …
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