martedì 4 novembre 2014

I PERCORSI DELL' ILLEGALITA' : via delle Barozze ...






















l 15 ottobre del 2012, ovvero due anni fa, scrivemmo al Sindaco e a tutti i Consiglieri Comunali per evidenziare il disagio della cittadinanza di fronte al dilagare dell’illegalità nel nostro territorio.

Purtroppo ancora una volta per noi è triste e doloroso costatare che, dopo le molteplici parole e le vane promesse, nulla è cambiato, anzi, è peggiorato.

I cittadini si aspettavano dal Sindaco Pasquale Boccia, dalla Giunta e, nel merito dell’abusivismo edilizio, dall’Assessore Marika Sciamplicotti, un forte e incisivo impegno per contrastare ed eliminare l’aggressione e il consumo indiscriminato del territorio, ma al contrario, di fronte al complice silenzio di TUTTI il fenomeno si allarga e continua a consumare boschi e nuovi spazi.

Basta passare per via delle Barozze per poter trovare l’ampliamento del ristorante “PAPILLON”, la continua espansione abusiva della rivendita di piante e fiori con apertura di pericolosi passi carrabili (abusivi), la nascita di una nuova rivendita di legname con conseguente abbattimento delle alberature e cementificazione del piazzale, l’espansione della “zona residenziale” intorno allo ECO CENTRO (che non apre mai), la segheria CARNEVALI, i continui ampliamenti del ristorante a Palazzolo, la prospiciente Villa del Cardinale e altri ancora.

Come scrivemmo allora questi elencati non sono che degli esempi, ma il nostro scopo è quello di ricordare, qualora ce ne fosse bisogno, che l’illegalità crea un danno profondo, e forse irreversibile, nel tessuto socio-economico della nostra città, inviando un messaggio negativo e distorto alle future generazioni.

L’illegalità toglie risorse economiche a tutti i cittadini onesti. Questi ABUSIVI non pagano gli oneri di costruzione e urbanizzazione, non pagano IMU, TASI e neanche la tassa sui rifiuti che tanto incide sul nostro bilancio familiare.

Ci chiediamo ancora perché nel nostro paese tagliare i boschi, costruire indiscriminatamente, aprire attività e modificare l’assetto morfologico e idrogeologico, si possa fare, senza controlli e/o autorizzazioni.

E per adesso non parliamo dei Campi di Annibale ….


Piero Fondi e Raffaello Mancini

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