In occasione delle prossime elezioni amministrative, volendo contribuire costruttivamente, il MOVIMENTO PER ROCCA DI PAPA pone all'attenzione di tutti i cittadini e le forze politiche la necessità di "ripensare" il futuro assetto territoriale del Comune, libero da interessi privati e illegalità diffusa.
PETIZIONE
POPOLARE PER LA REVOCA DELLA DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 2 DEL 09/01/2013
In data 09/01/2013 il Consiglio Comunale con Delibera n. 2 adottava la Rimodulazione del Programma di
Riqualificazione Urbana “GIARDINO DEGLI ULIVI”. Con tale Variante il
Consiglio Comunale toglieva al quartiere “Le Vigne”, e ai cittadini tutti, aree
verdi, attrezzature per lo sport, pista pedonale e ciclabile e un’ampia zona
per attività di aggregazione e di attività di quartiere a favore di una
iniziativa speculativa privata tesa a realizzare nuove volumetrie commerciali,
in contrasto con gli obbiettivi dell’originario Piano di Recupero.
Visti gli atti allegati alla citata
Delibera di C.C. n. 2 del 09/01/2013, i sottoscritti cittadini rilevano:
gli abusi procedurali e le difformità compiute dalla Giunta Municipale del Sindaco
Pasquale Boccia e in particolare dell’Assessore all’Urbanistica Silvia
Sciamplicotti. Infatti, in contrasto con la Convenzione Urbanistica approvata
dal C.C. in data 30/07/2002,(… Tutte le aree, edifici, manufatti ed
impianti rimangono vincolati alle destinazioni e modalità di utilizzazione
indicate negli elaborati del programma di recupero urbano e non potranno essere
modificate se non previo formale consenso del Comune…) la Giunta Municipale approvava atti e
documenti per la modifica sostanziale del Piano di Recupero (P.R.U.)
senza che le deliberazioni venissero sottoposte alla approvazione del Consiglio
Comunale, fino a spingersi all’approvazione di un accordo tra privati
per lo scorporo e il cambio di destinazione d’uso di parte della volumetria
afferente il centro parrocchiale, mentre venivano rilasciati Permessi a Costruire
in variante sostanziale.
Il tutto con un evidente vantaggio dei soggetti privati e a danno della collettività e degli interessi pubblici.
Il tutto con un evidente vantaggio dei soggetti privati e a danno della collettività e degli interessi pubblici.
Dall’esame
degli elaborati a corredo della Variante, e dallo stato dei luoghi, si evidenzia
quanto segue:
a) abusi
e difformità rispetto
all’originario Programma urbanistico, senza le necessarie e indispensabili
approvazioni da parte del Consiglio Comunale.
b) La
variazione e traslazione sostanziale dell’attuale edificio commerciale con
l’ampliamento delle aree a parcheggio privato a scapito delle aree a verde;
c) L’eliminazione
dei parcheggi privati a servizio dell’edificio destinato a residence;
d) La
creazione di una nuova strada che da via dei Gelsomini conduce, per adesso, al
centro commerciale (funzionale al nuovo centro commerciale);
e) L’eliminazione
della originaria viabilità pedonale attrezzata (verde pubblico);
f) opere
e variazioni di destinazione d’uso già realizzate in difformità che configurano di fatto una approvazione “ora
per allora”; ovvero, una sanatoria di opere già realizzate in difformità e
contrasto con l’originario P.R.U. e la vigente normativa urbanistica.
Nel merito si evidenzia, altresì, che l’accordo procedimentale per la modifica del
Piano, stipulato tra i Padri Passionisti e la PRESTI srl, è un atto tra
privati indebitamente sottoscritto dal Responsabile del Settore Urbanistico
e ratificato dalla Giunta Municipale. Tale atto prevede che: “… la volumetria della nuova parrocchia verrà
utilizzata dalla Presti srl per la realizzazione di un intervento privato
compatibile con la destinazione
urbanistica dei servizi privati di evidente interesse collettivo …”. Ovvero viene approvata una variante urbanistica a vantaggio della Presti srl
che, da un’area con destinazione urbanistica classificata SERVIZI RELIGIOSI, si vede mutata la destinazione in servizi privati di evidente interesse collettivo.
Successivamente con Rimodulazione del PRU,
adottata con Deliberazione n. 2/2013, la destinazione dell’area viene
definitivamente variata da “servizi privati
di evidente interesse collettivo” a “commerciale”. Risulta
chiara la volontà e l’interesse della Giunta Municipale nel favorire gli
accordi tra privati e in particolare gli interessi della Presti srl a cui si vuole
garantire la possibilità di realizzare nuove
cubature commerciali.
Per
quanto esposto i sottoscritti cittadini chiedono la revoca della Delibera di
C.C. n. 2 del 09/01/2013 e la l’attuazione dell’originario Piano di Recupero
Urbanistico (P.R.U.) di cui alla convenzione approvata dal C.C. con Delibera n.
49 del 30/07/2002.
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